Circolazione elettronica degli atti: un’esperienza positiva
Dacché è stata introdotta nella Corte III ad inizio 2022, Caroline Bissegger ha subito fatto ricorso alla circolazione elettronica degli atti. Conquistata da questo strumento, parte del processo di digitalizzazione del TAF, la giudice non ha trovato il cambiamento particolarmente complicato, poiché ha potuto adattarsi gradualmente ad ognuna delle tappe d’evoluzione della procedura: «Ho avuto la fortuna di abituarmi dapprima alla sua versione iniziale, molto semplice da utilizzare», spiega. «E ho avuto modo così di familiarizzarmi con la logica del sistema prima che diventasse più elaborato». L’aiuto di Yannick Antoniazza-Hafner, giudice alla Corte VI e molto impegnato nella digitalizzazione del TAF, ha inoltre permesso a Caroline Bissegger di padroneggiare rapidamente questa innovazione grazie in particolare ai tutorial del collega.
«Il collegio giudicante può firmare la scheda di decisione per circolazione elettronica, il che consente di chiudere una fase della procedura o la procedura stessa lavorando a distanza.»
Caroline Bissegger
Una quantità di vantaggi
La giudice, ginevrina d’origine, trae un bilancio generalmente positivo dal ricorso alla circolazione elettronica degli atti, in cui vede numerosi vantaggi. Il primo, e uno dei più importanti, sta nella libertà geografica e temporale che offre agli utilizzatori. Comunicando per via elettronica non è infatti più necessario essere fisicamente al TAF per condurre la procedura di circolazione: «Il collegio giudicante può firmare la scheda di decisione per circolazione elettronica, il che consente di chiudere una fase della procedura o la procedura stessa lavorando a distanza. Quest’innovazione si iscrive inoltre in una politica di rispetto dell’ambiente, poiché favorisce un minor spreco di carta e una migliore gestione dell’energia attraverso per esempio un minor uso dei trasporti, che sembra essere una delle maggiori sfide cui dovremo far fronte in futuro. Conviene tuttavia restare vigilanti per non trascurare, in questa fase di svolta, i rischi legati alla criminalità informatica e alla penuria energetica».
Caroline Bissegger sottolinea anche la maggiore trasparenza della procedura di circolazione elettronica e la migliore comunicazione tra giudici che essa induce. La digitalizzazione, è convinta la giudice, è uno degli strumenti che ci permetterà di adattarci a un ambiente sottoposto a cambiamenti importanti, che influenzeranno inevitabilmente il mondo del lavoro. In questo senso, la generalizzazione della circolazione elettronica non può dunque che essere benvenuta.
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