Le tre sentenze che hanno fatto parlare di più nel 2024
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Per la redazione del testo originale tedesco si è fatto ricorso all’intelligenza artificiale generativa (ChatGPT), utilizzando informazioni provenienti esclusivamente da fonti accessibili al pubblico.
Le tre sentenze che hanno avuto maggiore risonanza nei media nel 2024 mettono in luce parte dei molteplici campi d’attività del Tribunale amministrativo federale. A dare il calcio d’inizio è stata a metà gennaio la sentenza sul tema degli invii postali in relazione alle consegne di pasti. A metà febbraio è seguita la decisione sull’autorizzazione d’esercizio della centrale di riserva di Birr e a metà ottobre, infine, quella sullo stemma svizzero.
![© KEYSTONE/Salvatore Di Nolfi Ciclista che effettua consegne di pasti per eat.ch. | © KEYSTONE/Salvatore Di Nolfi](/bvger/images/blog/2025/3617/image-thumb__3617__container_16to9/3_urteile_2024_essenslieferungen.a92d39ad.jpg)
Le consegne di pasti non sono invii postali
Il Tribunale amministrativo federale ha stabilito che la spedizione di pietanze attraverso le piattaforme Internet di Uber e eat.ch non è da classificare come servizio postale ai sensi della legge sulle poste. Il Tribunale ha osservato che, assoggettando alla legge sulle poste i servizi di spedizione espressa e tramite corriere, il legislatore non intendeva riferirsi ai trasporti di beni quali le consegne di pasti. Non effettuando invii postali, le imprese interessate non sottostanno all’obbligo di notifica né sono tenute a garantire il rispetto delle condizioni di lavoro abituali nel settore delle poste. I ricorsi delle due imprese sono stati pertanto accolti.
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![© KEYSTONE / MICHAEL BUHOLZER Centrale di riserva di Birr fotografata dall’alto. | © KEYSTONE / MICHAEL BUHOLZER](/bvger/images/blog/2025/3618/image-thumb__3618__container_16to9/3_urteile_2024_reservekraftwerk_birr.8bd3aaed.jpg)
Requisiti non soddisfatti per la centrale di riserva di Birr
Il Tribunale amministrativo federale ha dichiarato inammissibile l’autorizzazione d’esercizio della centrale di riserva temporanea nel Comune argoviese di Birr. Il Consiglio federale aveva concesso questa autorizzazione sulla base di un’ordinanza mirata a far fronte a una grave situazione di penuria energetica nell’inverno 2022/2023. Il Tribunale ha tuttavia constatato che non vi erano sufficienti prove di tale penuria. Ha inoltre criticato che non fossero state sufficientemente esaminate misure alternative. Il ricorso di un’abitante del Comune è stato quindi accolto e l’autorizzazione d’esercizio giudicata non conforme alla legge.
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![© KEYSTONE/Salvatore Di Nolfi Portiere della nazionale svizzera di hockey sul ghiaccio in pista. | © KEYSTONE/Salvatore Di Nolfi](/bvger/images/blog/2025/3619/image-thumb__3619__container_16to9/3_urteile_2024_wappen.6dc38605.jpg)
Nessun diritto di proseguire l’uso dello stemma svizzero
Nel mese di giugno 2018 la Lega svizzera di hockey su ghiaccio (Swiss Ice Hockey Federation, SIHF) aveva chiesto di poter utilizzare lo stemma svizzero sulle maglie delle squadre della nazionale sino a fine maggio 2019. Era rimasta in seguito in contatto con le autorità federali prima di presentare, nell’ottobre 2021, una nuova domanda di prosecuzione dell’uso. Dall’introduzione della legge sulla protezione degli stemmi nel 2017 l’uso dello stemma svizzero è fondamentalmente riservato alla Confederazione Svizzera. Le autorizzazioni eccezionali per proseguire l’uso dovevano essere richieste entro la fine del 2018. Nella sua sentenza il Tribunale amministrativo federale è pertanto giunto alla conclusione che l’Istituto Federale della Proprietà Intellettuale (IPI) abbia agito correttamente non entrando nel merito della domanda presentata tardivamente nel 2021.
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Sentenze ricche di preziosi insegnamenti
«Le sentenze pronunciate dalle corti del Tribunale amministrativo federale sono molto spesso ricche di insegnamenti preziosi, utili a chiarire e comprendere il diritto del nostro Paese nei suoi aspetti tanto nazionali quanto internazionali», dice Michel Hottelier, professore dell’Università di Ginevra da poco in pensione.