Presentato il rapporto sulla costituzione dei collegi giudicant
Il sistema di costituzione dei collegi giudicanti applicato dal Tribunale amministrativo federale è conforme al diritto internazionale e alla Costituzione, e pure adeguato. Questa la conclusione a cui giunge il rapporto di Daniela Thurnherr, professoressa dell’Università di Basilea e giudice a tempo parziale.
Per «composizione del collegio giudicante» si intende la procedura seguita per costituire i collegi di giudici chiamati a statuire su una causa. Nell’estate del 2022, il Tribunale amministrativo federale (TAF) ha affidato a Daniela Thurnherr, professoressa di diritto e giudice a tempo parziale, il compito di fornire un’analisi critica del sistema di costituzione dei collegi giudicanti e di formulare raccomandazioni per il futuro sviluppo di tale sistema (cfr. comunicato stampa del 28 luglio 2022). Il rapporto (intitolato «Spruchkörperbildung durch das Bundesverwaltungsgericht. Überprüfung von Rechtsgrundlagen und Praxis der Spruchkörperbildung am Bundesverwaltungsgericht») è ora disponibile (in lingua tedesca).
Principali conclusioni dell’analisi
La professoressa Daniela Thurnherr, tenuto conto dei requisiti posti dalla Costituzione e dal diritto internazionale, ha verificato le basi giuridiche su cui si fonda il TAF per costituire i collegi giudicanti e il modo in cui esse vengono attuate nella pratica. Il rapporto di 59 pagine giunge a tre principali conclusioni.
In primo luogo, nel rapporto è constatato che con la modifica del suo regolamento (RTAF; RS 173.320.1), che entrerà in vigore il 1° giugno 2023, il TAF disciplina uniformemente per tutto il tribunale (anziché nei regolamenti delle corti) la costituzione e l’adeguamento della composizione dei collegi giudicanti, creando trasparenza e precisando le competenze. Il rapporto constata pure che la regolamentazione è sostanzialmente esaustiva sul piano del contenuto, che è giuridicamente corretta, che risponde agli obiettivi perseguiti e che la pertinente prassi ad oggi in essere non è criticabile.
In secondo luogo, il rapporto constata che le raccomandazioni formulate dalle Commissioni della gestione (CdG) nel rapporto del 22 giugno 2021 sono state attuate, un’eccezione consistendo nel fatto di non comunicare attivamente alle parti la composizione del collegio giudicante. La scelta adottata dal TAF, che prevede una comunicazione alle parti solo su richiesta, rappresenta comunque, secondo la professoressa Thurnherr, in considerazione della mole di lavoro che comporterebbe, una soluzione appropriata, conforme al diritto e rispettosa dei requisiti posti dal Tribunale federale in materia.
In terzo luogo, il rapporto – costatando che il rivisto regolamento non stabilisce più il momento in cui viene costituito il collegio giudicante, anche se, nella pratica, il collegio è attualmente costituito di principio all’inizio della procedura – invita il tribunale a disciplinare esplicitamente tale aspetto. In proposito il TAF evidenzia che la soluzione informatica attualmente in uso non consente la cosiddetta costituzione scaglionata del collegio giudicante, secondo la quale in una prima fase viene designato il giudice dell’istruzione e in una seconda fase gli altri membri del collegio. Pertanto, il TAF rinuncia per ora a una regolamentazione esplicita al riguardo e alla costituzione scaglionata dei collegi giudicanti. Non appena saranno riunite le premesse tecniche per procedere a una costituzione scaglionata dei collegi giudicanti, si esamineranno le eventuali necessità di disciplinamento.
Altra raccomandazione
Nel suo rapporto la professoressa Thurnherr raccomanda anche di precisare e poi pubblicare i criteri che concretizzano quei concetti giuridici indeterminati, impiegati nella costituzione e nell’adeguamento dei collegi (quali ad esempio: «in casi motivati», «periodo di introduzione adeguato» ecc.), o che contengono formule potestative, che lasciano quindi all’autorità un certo margine discrezionale. In proposito il TAF ritiene che per ragioni di efficienza e flessibilità, occorra preservare il proprio margine discrezionale. Occorrerà in futuro esaminare se e in quale misura sia davvero necessario rendere pubblici anche tali elementi di concretizzazione.
Il tribunale prende atto con soddisfazione che secondo il rapporto di cui trattasi il sistema di controlling dei collegi giudicanti introdotto di recente, comprensivo anche di un controllo delle autorizzazioni, rappresenta uno strumento adeguato. Vito Valenti, presidente del TAF, si esprime come segue in merito all’accurata analisi: «Le conclusioni della professoressa Thurnherr confermano che in una prima fase abbiamo significativamente sviluppato il nostro sistema, tenuto conto anche delle raccomandazioni delle CdG e della dottrina, e che la nostra prassi adempie le esigenze attuali. Ma sappiamo che dovremo ancora sviluppare ulteriormente il sistema di costituzione dei collegi giudicanti, anche in considerazione dell’evoluzione costante delle condizioni quadro dal profilo tecnologico e giuridico.»
Contatto
Rocco Maglio
Addetto stampa