Progressi a livello organizzativo nonostante l’aumento del carico di lavoro

Nel 2024 il Tribunale amministrativo federale ha registrato un nuovo marcato aumento delle cause introdotte. Al tempo stesso il tribunale ha portato avanti con coerenza la sua strategia per la digitalizzazione e conseguito progressi nello sviluppo dell’organizzazione.

18.03.2025

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Imagine: TAF

Com’era da attendersi, nel 2024 il carico di lavoro del Tribunale amministrativo federale è aumentato in modo marcato. I casi introdotti si sono attestati a 8198, per un totale di 868 casi in più rispetto all’anno precedente (2023: 7330), aumento da ricondursi in particolare all’incremento dei procedimenti in materia di asilo.

Dall'anno precedente sono stati riportati 5619 casi rimasti pendenti. Malgrado l’aumento dei casi liquidati a 7144, ossia 493 cause in più rispetto all’anno precedente (2023: 6661), il numero di cause pendenti è salito a 6673 (+1054). La durata media delle procedure è rimasta stabile al livello dell’anno precedente (249 giorni; 2023: 250).

I cinque posti supplementari di giudice concessi dal Parlamento sono stati assegnati nel mese di settembre 2024, con l’elezione di una giudice e quattro giudici, entrati in carica a inizio 2025. Parallelamente, l’Assemblea federale ha rieletto tutti i giudici del Tribunale amministrativo federale già in carica. A causa dei posti supplementari attribuiti, lo spazio a disposizione per gli uffici è diventato scarso. In collaborazione con l’Ufficio federale delle costruzioni e della logistica (UFCL), è stato sviluppato un concetto per creare nuove postazioni di lavoro senza eccessivi interventi edilizi.

Il tribunale ha ulteriormente portato avanti anche il progetto di sviluppo dell’organizzazione denominato eTAF. L’introduzione dell’applicazione Acta Nova nell’ambito del progetto GEVER ha consentito di ottimizzare la gestione dei dati. Inoltre, è stato avviato lo sviluppo della nuova applicazione FAJUFI, destinata a sostituire sistemi fondamentali attualmente in uso.

Contatto

Artur Zazo

Responsabile della comunicazione