Comunicato stampa relativo alla sentenza A-4741/2021
Sentenza sul canone radiotelevisivo per le imprese
Secondo il Tribunale amministrativo federale, la tariffa degressiva del canone radiotelevisivo per le imprese è anticostituzionale. Per motivi inerenti alla sicurezza del diritto, la tariffa attuale resta tuttavia applicabile fino alla prossima modifica dell’ordinanza.
La Confederazione riscuote un canone ai fini dell’adempimento del mandato di prestazioni in materia di radio e televisione, e il Consiglio federale stabilisce l’importo del canone per le economie domestiche e le imprese. Conformemente alla legge sull’IVA, il canone per le imprese dipende dalla cifra d’affari totale mondiale dichiarata all’Amministrazione federale delle contribuzioni. Le imprese con una cifra d’affari fino a mezzo milione di franchi sono esentate dal canone. Per le altre imprese si applica una categoria tariffaria a 18 livelli, messa in vigore dal Consiglio federale il 1° gennaio 2021, in seguito al giudizio di anticostituzionalità espresso dal Tribunale amministrativo federale (TAF) nel 2019 in merito alla categoria tariffaria previamente in vigore. Secondo il diritto vigente, le imprese possono inoltre riunirsi per versare un solo canone, a condizione che il gruppo (gruppo di imprese assoggettato al canone) comprenda almeno 30 imprese facenti capo allo stesso organo direttivo. In seguito ai ricorsi di quattro imprese, il TAF si è occupato ancora una volta della tariffa del canone per le imprese, nonché dei gruppi di imprese assoggettati al canone sanciti dall’ordinanza.
In linea di principio, occorre una tariffa progressiva
Secondo il TAF il sistema tariffario rimane degressivo e viola dunque il principio di uguaglianza, ragion per cui è anticostituzionale. Analizzando i 18 livelli della categoria tariffaria, il Tribunale ha constatato che l’onere fiscale relativo decresce per l’intera tariffa, fino al livello 17. Anche con la nuova tariffa le imprese più piccole sono dunque sottoposte a un onere fiscale relativo sensibilmente più alto rispetto alle imprese con un fatturato più elevato.
Il Consiglio federale ha previsto di procedere alla verifica delle tariffe ogni due anni. Pertanto, per motivi inerenti alla sicurezza del diritto e alla proporzionalità, le decisioni impugnate non verranno annullate, e gli importi del canone per le imprese 2021 ivi menzionati restano quindi dovuti. Riguardo all’attuale struttura del canone per le imprese prevista nella relativa legge, il TAF raccomanda tuttavia al Consiglio federale di prendere in considerazione una strutturazione progressiva o parzialmente lineare del canone per le imprese al momento della prossima verifica.
I gruppi di imprese assoggettati al canone sono illeciti
Per quanto concerne la costituzione di gruppi assoggettati al canone, composti da almeno 30 imprese, il Tribunale giunge alla conclusione che siano contrari alla legge e alla Costituzione. Dal punto di vista del TAF le basi legali sono insufficienti. Inoltre il numero minimo di 30 imprese sembra una soglia fissata arbitrariamente che agevola solo poche imprese.
La presente sentenza può essere impugnata dinanzi al Tribunale federale.